Iniziamo subito con una cosa che mi imbarazza tantissimo: le mie poesie e il rapporto ambiguo che ho con loro (non capisco se mi piacciono o se mi fan cagare).
Ve ne posto tre, e lo faccio solo per festeggiare il fatto che sono tutte pubblicate in tre raccolte diverse.
L'anno scorso ho partecipato a una serie di concorsi di poesia trovati in internet, grazie ai quali queste tre poesie hanno provato l'ebrezza del foglio di carta perdendo la loro virtualità.
Le posto in ordine dalla più vecchia alla più recente.
1. Piove
su "Poesie del Nuovo Millennio vol. 8" della Aletti Editore
Ve ne posto tre, e lo faccio solo per festeggiare il fatto che sono tutte pubblicate in tre raccolte diverse.
L'anno scorso ho partecipato a una serie di concorsi di poesia trovati in internet, grazie ai quali queste tre poesie hanno provato l'ebrezza del foglio di carta perdendo la loro virtualità.
Le posto in ordine dalla più vecchia alla più recente.
1. Piove
su "Poesie del Nuovo Millennio vol. 8" della Aletti Editore
Piove sull’asfalto che separa le
nostre giornate
Mentre ci moltiplichiamo in ogni goccia
Ti cerco ma sei ovunque
Sono talmente satura di te che non
riesco a raggiungerti
Piove e l’asfalto si fa scivoloso
Forse cadremo in una pozza grigia
Dove si riflettono i nostri palazzi
vuoti
Piove sulle strade asfaltate dai nostri
sogni
Mentre provo a raccogliere le gocce per
liberarti
Ma rimani incastrato in ogni cristallo
di pioggia
Come nei miei pensieri
Piove piccole gocce fredde che
nascondono la tua immagine
E ad ogni tonfo nell’asfalto
Ti infrangi per rinascere
Mentre io resto sola in mezzo alla
pioggia
Inzuppata dalla tua presenza
2. Nella Nebbia
su "Il Suono del Silenzio 2011" di TA.TI. Edizioni
Continuiamo a camminare
Anche se la nebbia è sempre più fitta
Non riesco più a vedere le tue mani
Davanti a noi una distesa bianca come
il nostro futuro
Così vicino
Quanto impossibile
Solo i nostri occhi e poi più niente
Nebbia fredda
E la sua umidità che ci entra nelle
narici
Fino ai polmoni
Se ti parlassi scriverei le parole col
mio fiato
E le vedresti disperdersi in tutto
questo bianco
E’ come se il cielo di Milano sia
sceso
Per ricordarci che siamo tutti in
ostaggio
Siamo prigionieri di un’altra guerra
Oltre questa nebbia
3. La Libertà
su "La Libertà" di poesiaèrivoluzione
Un giorno ho aperto gli occhi e ho
iniziato a correre
Ho corso per miglia e miglia
lasciandomi ogni città alle spalle
Ora dormo in mezzo a un deserto rosso
E per la prima volta vedo il cielo
sulla mia testa
Quel giorno avevi gli occhi freddi come
le finestre della nostra stanza
Ti ho lasciato in mezzo a una strada
vuota
Tra i capannoni industriali che
sputavano cemento
Fra noi due solo le loro grida
metalliche
Dove sono ora non ci sono rumori
Troverai ancora qualcuno come me
Qualche isolato dopo casa tua
In una stanza fredda
Grigia e consumata
Dove sono ora non avresti più quel
grigio in fondo agli occhi
Perché saremmo solo io e te
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